Che cos'è esattamente lo stress?
Lo stress è la risposta che il nostro organismo dà quando deve adattarsi a situazioni nuove ma anche difficoltose o impegnative. La reazione è di tipo psicofisico, avviene cioè a due livelli, quello corporeo e quello psicologico; può inoltre essere di tipo positivo oppure negativo. Lo stress può essere attivato da eventi di vita sia piacevoli che spiacevoli, come ad esempio dalla nascita di una figlio, da un trasferimento oppure dalla perdita del lavoro o da una separazione. La risposta dello stress può scatenarsi anche di fronte a fattori fisiologici come i cambiamenti di clima e fuso orario, oppure di fronte a traumi dovuti a malattie o incidenti.
Quando lo stress ha effetti positivi viene denominato eustress: l'individuo è in grado di affrontare la situazione “critica” spendendo le giuste dosi di energia, spirito propositivo ed entusiasmo e uscendone soddisfatto di sé stesso.
Quando invece lo stress ha effetti negativi parliamo di distress: la nuova situazione problematica richiede uno sforzo eccessivamente intenso e prolungato nel tempo, che supera di gran lunga la capacità di adattamento individuale e la persona giunge ad esaurire tutte le sue risorse energetiche.
E' proprio quest'ultimo tipo di stress che, se si stabilizza e diventa stress cronico, può avere delle conseguenze negative come lo sviluppo di disturbi psicologici ( ad esempio ansia, attacchi di panico e depressione) oppure di disturbi fisici ( ad esempio colon irritabile, gastrite e ipertensione arteriosa).
Dalle ricerche risulta che lo stress cronico è alla base dello sviluppo dei cosiddetto disturbi psicosomatici, quei disturbi fisici cioè in cui uno dei fattori scatenanti è la gestione non corretta delle emozioni. Infatti ogni volta che l'individuo è stressato, di fronte ad una “minaccia” si attiva automaticamente una “risposta attacco e fuga” che provoca dei cambiamenti psico-fisici significativi quali irregolarità battito cardiaco, sbalzi pressori, aumento o diminuzione di ormoni nel sangue (es. adrenalina), rallentamento delle prestazioni neuropsichiche, stanchezza.