Anoressia e altri disturbi dell'alimentazione: sofferenza al femminile e non solo.

magrezza

 

I disturbi alimentari in aumento; si abbassa l’età in cui insorgono.

 

Nel Convegno Nazionale “Anoressia: tra disagio soggettivo e sindrome culturale” organizzato il 24 giugno 2016 a Venezia dall’Ordine Psicologi Veneto nella splendida cornice dell’aula magna dell’Ateneo Veneto, autorevoli esperti in materia di disordini alimentari fanno il punto della situazione in Italia.    

Prima una premessa storica in cui viene inquadrata la nascita di questi disturbi: iniziano a manifestarsi, in particolare con l’anoressia, tra gli anni 70 e gli anni 80, e sono legati dunque alla società occidentale post-industriale. Sono forse   la spia di un disagio   diffuso nella nuova società? Si tratta di un disagio che sembra essere avvertito soprattutto da ragazze adolescenti e vissuto in maniera drammatica, attraverso il corpo che sfida la morte.

 

Attualmente in Italia i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (così vengono denominati nel nuovo DSM 5) sono diffusi nel 3,3% della popolazione: rispetto al passato sono quindi in aumento. Un altro cambiamento nel tempo segnalato dagli esperti è che si assiste ad una diversificazione dei sintomi: non c’è più un unico disturbo ma uno spettro di disturbi, un continuum lungo il quale una paziente può, in una sorta di migrazione sintomatica, passare dall’Anoressia alla Bulimia e infine arrivare al Disturbo da Alimentazione Incontrollata (BED). Infine si è abbassata l’età di insorgenza dei disturbi alimentari, arrivando ad interessare bambine di 9/10 anni.

Ma qual è il profilo della ragazza che sviluppa un disturbo alimentare come l’anoressia? Innanzitutto nonostante stiano facendo l’ingresso nella sintomatologia anche adolescenti maschi, rimane prevalentemente una sindrome femminile. E’ una ragazza di solito molto intelligente, ipercontrollante, presenta un’elevata idealizzazione del corpo: intensa è anche la sua angoscia, che tenta di placare attraverso la manipolazione della propria immagine corporea. Il corpo è de-erotizzato, l’erotismo nel rapporto con l’altro viene cancellato. L’anoressica nega la morte e presenta aspetti perversi come l’autolesionismo e l’esibizione della magrezza. Da alcune ricerche sembra emergere la frequente presenza di traumi emotivi nell’infanzia dell’anoressica, ma in particolare della bulimica.

Qual è il messaggio che il sintomo vuole trasmettere? Attraverso il rifiuto del cibo viene affermato il rifiuto del mondo: “Se io non mangio rifiuto il mondo e la relazione con l’altro (la famiglia, gli adulti, i coetanei), e rifiuto anche la gratificazione e il piacere.”

Ancora qualche dato sulle caratteristiche attuali dei disturbi dell’alimentazione: sembra si presentino spesso in associazione con altri disturbi psicopatologici, in oltre il 40% dei casi l’ associazione è con un Disturbo dell’Umore.

Infine un dato positivo, che riguarda la tempestività dell’intervento: se si interviene entro il terzo anno dall’esordio, la prognosi è favorevole. L’intervento è più efficace se si può contare su un’équipe interdisciplinare che vede collaborare le figure dello psicologo, dello psichiatra, del medico di base o pediatra e della dietista. L’intervento deve avvenire su più livelli in base alla gravità del disturbo e alla sua graduale remissione (reparto ospedaliero, comunità residenziale, day hospital, studio per sedute di psicoterapia e incontri di gruppo); meglio ancora se la rete che comprende tutti i livelli si trova all’interno dello stesso territorio.

Esistono un NUMERO VERDE 800 180969 che funziona come un Telefono d’Ascolto, e un sito www.disturbialimentarionline.it gestiti entrambi dall’asl Umbria che forniscono le informazioni per riconoscere precocemente i campanelli d’allarme di un disturbo dell’alimentazione e i riferimenti delle strutture che in Italia, ai differenti livelli, si occupano della cura.

 

 

 

 

 

 

 

Tags: adolescenza, anoressia, disturbi alimentazione, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata, traumi emotivi

Studio Psicologo Belluno - Dottoressa Dalfreddo Emanuela